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Dichiarazione del Ministro degli Esteri Nikos Dendias a seguito del Consiglio Affari Esteri dell'UE di 15 maggio 2020

Saturday, 16 May 2020

Attraverso l'odierna dichiarazione congiunta dei Ministri degli Affari Esteri dei suoi 27 Stati membri, l'Unione Europea ha espressamente condannato la crescente condotta illegale della Turchia nel Mediterraneo orientale e nell'Egeo, comprese le violazioni delle nostre acque territoriali e del nostro spazio aereo.

Oltre ad essere un evidente atto di solidarietà, la Dichiarazione congiunta è senza dubbio un chiaro e forte messaggio di opposizione alla continua e flagrante violazione della sovranità e dei diritti sovrani della Grecia e della Repubblica di Cipro.  Segue la Dichiarazione comune adottata pochi giorni fa da Francia, Egitto, Cipro, Emirati Arabi Uniti e il nostro paese.

L'UE ribadisce che il rispetto della sovranità e dei diritti sovrani di tutti gli stati nelle loro zone marittime nel Mediterraneo orientale, basato sul diritto internazionale e sulle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, è vincolante per tutti gli Stati, senza eccezioni.

Abbiamo anche scambiato opinioni sul processo di pace in Medio Oriente alla luce delle posizioni ben note dell'UE e dei recenti sviluppi nella regione.  Abbiamo sottolineato l'importanza della cooperazione UE-Israele e attendiamo con impazienza il proseguimento di queste relazioni costruttive con il nuovo governo del paese, che dovrebbe entrare in carica nei prossimi giorni.

Oltre a quanto sopra, nella videoconferenza di oggi abbiamo discusso delle iniziative dell'Unione nel suo più ampio vicinato in risposta alle ripercussioni della pandemia di coronavirus, nonché dei risultati del recente vertice della videoconferenza UE-Balcani occidentali.  La decisione dei capi di Stato di fornire sostegno economico ai paesi dei Balcani occidentali in risposta alla pandemia non è stata solo un gesto di solidarietà, ma ha anche mostrato l'importanza strategica di questa regione e le relazioni privilegiate con l'Unione.

A seguito di un'iniziativa congiunta della Grecia e della Macedonia del Nord, la prossima settimana avremo una videoconferenza con i miei colleghi nei Balcani e nei paesi europei limitrofi per discutere di un migliore coordinamento per il più rapido ritorno possibile alla normalità socioeconomica, con l'assistenza dell'UE, ovviamente, a seguito di un periodo senza precedenti di gravi restrizioni rese necessarie dalla pandemia.

Abbiamo inoltre valutato il nostro contributo tramite il programma "Team Europe", il contributo dell'UE a iniziative internazionali correlate - come il trasporto aereo di aiuti di emergenza europei verso i paesi vulnerabili, con particolare attenzione all'Africa e al Medio Oriente - nonché i modi in cui  l'UE può rafforzare i suoi partenariati strategici con i paesi del vicinato meridionale.

Infine, ho preso atto della necessità che l'operazione EUNAVFOR IRINI agisca efficacemente per sostenere l'attuazione dell'embargo sulle armi in Libia, che rappresenta un importante contributo alla creazione delle condizioni necessarie per portare la pace in Libia e la stabilità nella nostra regione, che è il vicinato meridionale dell'Europa