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Dichiarazione della Presidente della Repubblica durante la sua visita ufficiale in Italia

Friday, 09 October 2020

Δήλωση της Προέδρου της Δημοκρατίας κατά την επίσημη επίσκεψή της στην Ιταλία

La Presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou, nell'ambito della sua visita ufficiale in Italia, ha avuto successivi incontri con il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Dopo gli incontri, la Presidente Sakellaropoulou ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Ho accettato volentieri l'invito del Presidente della Repubblica Italiana, S. Mattarella, a visitare l'Italia, nonostante le condizioni avverse create dalla pandemia. Questa è la mia prima visita ufficiale all'estero dopo Cipro e credo che questo sia di particolare importanza, perché Grecia e Italia, due paesi vicini del Mediterraneo, sono legati da storici legami di amicizia. Dopo tutto, i nostri due popoli hanno sempre avuto contatti molto stretti, dall'antichità fino ad oggi.

Con S. Mattarella ci collega anche il nostro percorso comune come avvocati e come funzionari di giustizia. Abbiamo avuto l'opportunità di discutere l'approfondimento delle nostre relazioni bilaterali, che sono già ad un livello molto alto. Abbiamo anche condiviso la nostra comune preoccupazione per la pandemia di coronavirus e il pesante costo per le vite umane, ma anche per l'economia. Sia il popolo greco che quello italiano sono ispirati da sentimenti di solidarietà e sostegno reciproco in questo momento difficile per tutti noi.

Oltre al mio omologo italiano, ho avuto l'opportunità di incontrare il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte. Ho informato sia il Presidente italiano che il Primo Ministro sulle recenti azioni illegali della Turchia nel Mediterraneo orientale, annunciando di recente l'estensione del permesso di ingresso al fronte costiero di Varosia, che viola le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Tali azioni unilaterali comportano rischi per la sicurezza e la stabilità della regione. Il messaggio dell'ultimo Consiglio Europeo alla Turchia è decisivo e chiarisce quali saranno le conseguenze in caso di mancato rispetto da parte della Turchia dei principi del diritto internazionale. Ho ribadito che la Grecia cerca costantemente il dialogo con la Turchia, sulla base del diritto internazionale e in conformità con i principi di buon vicinato.

Abbiamo anche discusso delle sfide che l'Europa deve affrontare a causa della migrazione e dei flussi di rifugiati. La Grecia e l'Italia sono ai confini dell'Unione Europea e affrontano gli stessi problemi. Hanno quindi tutte le ragioni per continuare a lavorare a stretto contatto. Le proposte della Commissione europea per un nuovo patto sull'immigrazione e l'asilo sono una buona base per i negoziati. Abbiamo tuttavia sottolineato che è necessario garantire il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà, in modo che gli Stati in prima linea non sopportino l'onere in misura sproporzionata.