Dichiarazione comune dei Ministri degli Affari Esteri di Cipro, Egitto, Francia, Grecia e Emirati Arabi Uniti (11.05.2020)
A seguito delle precedenti consultazioni e del regolare coordinamento tra Egitto, Cipro e Grecia con la Francia nel quadro della formula" 3 + 1 ", i Ministri degli Esteri di questa formula, hanno tenuto una riunione di teleconferenza l'11 maggio 2020 con il loro omologo degli Emirati Arabi Uniti per discutere in merito ai recenti preoccupanti sviluppi nel Mediterraneo orientale, nonché di una serie di crisi regionali che minacciano la pace e la stabilità in questa regione.
I Ministri hanno sottolineato l’ importanza strategica di rafforzare e intensificare le loro consultazioni politiche e hanno elogiato i risultati della riunione del Cairo dell'8 gennaio 2020 per il miglioramento della sicurezza e della stabilità nel Mediterraneo orientale, esprimendo la loro profonda preoccupazione per l’attuale escalation e le continue azioni provocatorie nel Mediterraneo orientale.
I Ministri hanno condannato le persistenti attività illegali turche nella Zona Economica Esclusiva e nelle acque territoriali della Repubblica di Cipro, in quanto costituiscono una chiara violazione del diritto internazionale, come indicato nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.E’ il sesto tentativo da parte della Turchia in meno di un anno di condurre illegalmente perforazioni nelle zone marittime di Cipro.
I ministri hanno condannato l'escalation delle violazioni turche nello spazio aereo nazionale greco, compresi i voli su aree abitate e acque territoriali in violazione del diritto internazionale. Inoltre, i ministri hanno condannato la strumentalizzazione dei civili da parte della Turchia nel tentativo di attraversare illegalmente le frontiere terrestre greche nonché il loro continuo sostegno nel attraversare illegalmente la frontiera marittima greca.
I Ministri hanno invitato la Turchia a rispettare pienamente la sovranità e i diritti sovrani di tutti gli Stati nelle loro zone marittime nel Mediterraneo orientale.
I Ministri hanno ribadito che il Memorandum d'intesa sulla delimitazione delle aree giurisdizionali marittime nel Mediterraneo e il Memorandum d'intesa sulla sicurezza e la cooperazione militare, sottoscritti nel novembre 2019 tra laTurchia e Fayez El Sarraj, sono in violazione al diritto internazionale e all'embargo delle Nazioni Unite sulle armi in Libia, e che entrambi minano la stabilità regionale. I ministri hanno ricordato che il memorandum d'intesa sulla delimitazione delle giurisdizioni nel Mar Mediterraneo viola i diritti sovrani dei paesi terzi, non è conforme al diritto del mare e non può produrre conseguenze giuridiche per i paesi terzi.
I Ministri hanno espresso profondo rammarico per l'escalation delle ostilità in Libia e hanno ricordato l'impegno ad astenersi da qualsiasi intervento militare in Libia, come concordato nelle conclusioni della Conferenza di Berlino. A tale proposito, i Ministri hanno condannato fermamente l'interferenza militare della Turchia in Libia e hanno invitato la Turchia a rispettare pienamente l'embargo delle Nazioni Unite sulle armi e a fermare l'afflusso di combattenti stranieri dalla Siria alla Libia. Questi sviluppi costituiscono una minaccia per la stabilità dei paesi confinanti con la Libia, sia in Africa che in Europa.
I ministri hanno invitato le parti libiche ad osservare una tregua durante il mese sacro del Ramadan e hanno sottolineato il loro impegno a lavorare per una soluzione politica globale alla crisi libica sotto l'egida delle Nazioni Unite, e hanno espresso il loro desiderio di riprendere gli incontri sui tre temi portanti del processo di Berlino (politico, militare, economico / finanziario).
I Ministri hanno convenuto di continuare le consultazioni su base regolare.