Saluto del Viceministro, M. Varvitsiotis in occasione della Presidenza greca del Consiglio d'Europa (Tempio di Zeus Olimpio, 08/07/2020)
La Presidenza greca del Consiglio d'Europa ha dato il suo stigma politico e culturale all'evento che ha avuto luogo mercoledì sera ai pilastri di Zeus Olimpio, il cui evento principale è stato il discorso della presidente della Repubblica, Katerina Sakellaropoulou, sulle sfide istituzionali e sociali in tempi della pandemia per le democrazie europee.
L'evento, a cui ha partecipato il Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis, si è aperto con un saluto da parte del Vice Ministro degli Esteri Miltiadis Varvitsiotis, che, in qualità di Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, ha inviato il messaggio che di fronte alle crisi che le nostre società hanno affrontato negli ultimi anni, la risposta non può essere altro che ancora più Europa, come luogo di unione economica e politica, ma anche, altrettanto importante, come luogo di conservazione e promozione di idee e valori comuni. Ha sottolineato che il Consiglio d'Europa è "il principale custode della Democrazia dello Stato di diritto e dei diritti umani, il luogo di incontro e di dialogo di 47 Stati membri che condividono una cultura giuridica europea comune" e che "questi principi e valori devono guidarci nei momenti difficili ". Ha osservato che la pandemia e l'imposizione di restrizioni senza precedenti alla protezione della vita e della salute pubblica hanno indicato alla presidenza greca il passo "per far emergere il vero contenuto dei principi e dei valori dell'Organizzazione". Il viceministro ha sottolineato che, senza compromettere l'evidente diritto di accesso all'assistenza sanitaria, le restrizioni alle libertà fondamentali devono essere regolate dalla proporzionalità, essere temporanee e assolutamente necessarie ed essere soggette ad un continuo riesame.
Miltiadis Varvitsiotis ha sottolineato che questa attualità delle Autorità del Consiglio d'Europa in tempi di pandemia e crisi ha mobilitato la Presidenza greca di fissare come obiettivo la sottoscrizione di una "Dichiarazione di Atene", in occasione della prossima 130a sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, il 4 novembre 2020, ad Atene. Come ha sottolineato, "tale testo e l'adozione della Dichiarazione costituiranno un nuovo acquis nella storia dei diritti umani, un retaggio prezioso per la prosperità delle generazioni future".
Non ha mancato di menzionare lo sforzo congiunto per difendere i diritti umani, rivolgendo un invito al mondo politico, accademico e giuridico, nonché alla società civile, ad unirsi a questa lotta continua e quotidiana che non si esaurisce con la pandemia.
Particolare è stato il riferimento del Viceministro alla Peste di Atene e i risultati catastrofici che ha comportato all’ antica democrazia ateniese. Al contrario, ha sottolineato, “in Grecia oggi abbiamo vinto la battaglia della vita. Abbiamo vinto però anche la battaglia della democrazia”, in quanto ogni provvedimento straordinario veniva siglato con la necessaria regolarizzazione democratica tramite l’ininterrotta attività del Parlamento. Riconoscendo la responsabilità, la solidarietà e i sacrifici dei cittadini ellenici, ma senza dimenticare anche le vittime del virus, possiamo affermare che siamo orgogliosi per la gestione della crisi della pandemia, ha sottolineato il Viceministro Varvitsiotis. Concludendo, ha inviato il messaggio che “con sforzi comuni che si basano su dei principi comuni affronteremo la crisi. La nostra Europa non deve tornare al passato chiudendo i confini e applicando linee politiche nazionali. Dobbiamo tenere le finestre aperte al mondo e la Grecia si dichiara presente e disponibile a contribuire per riuscire in tal proposito”.
Il programma musicale di musica classica dell’evento si è aperto con il giovane pianista Stelios Karasidis, il quale ha eseguito anche una sua composizione ispirata dal periodo difficile delle misure di contenimento intitolata “Isolation Waltz”. Hanno seguito Eugenia Papadima insieme a Isidoro Sideri, che hanno presentato sonate per violoncello e pianoforte di Brahms, mentre l’evento è terminato con il Quintetto di strumenti a fiato in legno dell’Orchestra Municipale di Atene che ha eseguito opere di Beethoven, Bizet, Verdi e Konstadinidis.
All’evento hanno partecipato il rappresentante dell’Arcivescovo, membri del Consiglio dei ministri, rappresentanti di partiti politici, deputati, Capi di Rappresentanze Diplomatiche straniere, la leadership delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, la leadership della Magistratura ed anche rappresentanti dell’Amministrazione Comunale.